Giovedì 2 maggio il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi ha presentato il libro ‘I distretti dell’economia civile. Come sviluppare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei territori’ alla libreria Libri Liberi (via San Gallo 25R, Firenze), insieme agli autori Carlo Andorlini ed Enrico Fontana. Per la presentazione, coordinata da Fausto Ferruzza di Legambiente, è stato scelto uno spazio che è già di per sé espressione concreta di cosa sia l’economia civile. Libri Liberi non è una semplice libreria, ma un luogo in cui studiare, prendere un caffè, intessere relazioni e, nel teatrino usato anche in questo caso, dare spazio a presentazioni e dibattiti.
L’economia civile, come ha spiegato Ferruzza, è una risposta alla crisi. È una possibilità di uscita dal punto di non ritorno a cui siamo arrivati, soprattutto sui temi ambientali. E il volume si concentra proprio sui principali obiettivi che un distretto dell’economia civile si pone. Andorlini ha evidenziato come ogni azione compiuta, in tutti i campi, si possa rileggere alla luce dell’innovazione, del genio, della creatività che permette di far nuova quella cosa dando risposte nuove.
Dal testo emerge come le relazioni stiano alla base dei distretti, formati da reti che collaborano condividendo aspettative, obiettivi, mezzi e risultati. Caratteristiche che, come ha esposto Fossi, si ritrovano nell’esperienza di Campi Bisenzio, primo distretto dell’economia civile in Italia. Il costante lavoro sulla tutela dei beni comuni, le esperienze ripetute come quella del bilancio partecipativo e quelle ai primi albori come ‘Urbum!’, i progetti sul territorio come gli orti urbani e soprattutto l’ormai consolidato Festival dell’economia civile, sono solo alcuni degli esempi che caratterizzano il distretto campigiano. Proporre nuovi modelli di sviluppo, che corrispondano concretamente ai bisogni attuali, è ciò su cui la politica deve concentrarsi per lavorare sulla crescita culturale del paese ed imparare a rileggere l’oggi con nuovi strumenti.